Stampa
PDF
 

Alex Cross - La memoria del killer Alex Cross - La memoria del killer Hot

Alex Cross - La memoria del killer

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Alex Cross
Sceneggiatura
Marc Moss, Kerry Williamson tratto dal romanzo La memoria del killer di James Patterson - Edizioni Longanesi - collana La Gaja scienza – 2010 – pagine 284 – Euro 9,90.
Interpreti
Tyler Perry, Matthew Fox, Jean Reno, Rachel Nichols, Edward Burns, Giancarlo Esposito, John C. McGinley, Carmen Ejogo, Cicely Tyson, Chad Lindberg, Stephanie Jacobsen, Yara Shahidi, Mark Hicks.
Nazionalità
Anno
Durata
101

Alex Cross - La memoria del killer di Rob Cohen dimostra come sia possibile rendere ridicolo un personaggio letterario protagonista di vari romanzi autentici best seller. Il prolifico James Patterson dal 1993 a oggi ha pubblicato diciotto titoli con protagonista il poliziotto - psicologo. Da due suoi romanzi sono stati tratti discreti film quali Il collezionista (Kiss the Girls, 1997) di Gary Fleder e Nella morsa del ragno (Along Came a Spider, 2001) di Lee Tamahori interpretati per lo schermo con bravura da Morgan Freeman.

Tyler Perry, invece, non riesce a dare a Cross la giusta drammaticità, anche nelle scene più tragiche: il suo faccione sembra sempre sorridere, con un’unica espressione che utilizza sia per i momenti di gioia con la moglie che per situazioni senza ritorno. La maschera di Morgan Freeman è espressiva di suo, se a questo aggiungiamo la bravura, si ha un’attendibilità completa del complesso personaggio nonostante che anche in quei due film latitassero sceneggiatura e regia. Girato con montaggio e tecniche di ripresa che ricordano molto i telefilm, si vale di una regia che annaspa in maniera imbarazzante mostrando di trovarsi a disagio in un mondo lontano dall’esplosivo Fast and Furious (The Fast and the Furious, 2001). Il film merita di essere raccontato con un certo dettaglio per capirne l’assoluta mancanza di originalità e la pessima costruzione. Ci limiteremo ai primi quaranta minuti che possono essere specularmente utilizzati per descrivere la rimante ora. S’inizia con combattimenti illegali in una chiesa sconsacrata in cui un mingherlino fracassa le ossa del campione con sadismo compiaciuto. Una ricca signora lì presente e che gradisce le forti emozioni e se lo porta a casa, si fa legare al letto e si sottopone a giochi proibiti. Nonostante la presenza di tre o quattro guardie del corpo che lo perquisiscono, l’uomo riesce a nascondere di tutto, compresa una siringa con paralizzatore nervoso e una pistola. Inutile dire che uccide con indicibile sadismo la donna ed elimina gli altri a colpi di pistola. Questa è la presentazione del personaggio, interpretato dal poco credibile Matthew Fox che parla con voce da maniaco (lo abbiamo visionato in edizione originale, non sappiamo se in Italia sia migliore) e indossa berretto da maniaco, che dice le battute senza mai fornire al testo un minimo di spessore. Noto per avere interpretato per tutti i 117 episodi della fortunata serie televisiva Lost, dal 2004 al 2010, nel ruolo del protagonista Jack Shephard, qui è irriconoscibile. Il suo personaggio è soprannominato Picasso perché disegna molto bene usando la tecnica del chiaroscuro e lasciando volutamente come indizi immagini da lui realizzate. Il poliziotto vive felice con la moglie incinta, due figli che lo adorano e la madre bisbetica che lo tratta con amore ma come fosse un bambino: immediatamente s’immagina che una delle vittime sarà la donna gravida, la più debole e la più vicina all’uomo di legge. Se si dovesse stilare una classifica delle più brutte scene, questa vincerebbe il premio. Siamo sotto Natale, il detective e la moglie cenano sulla terrazza all’aperto di un ristorante elegante, suona il cellulare e lui entra nel locale per evitare i rumori che provengono dalla strada lasciando la donna: al telefono c’è il cattivissimo che gli dice che sta per ucciderla. Il poliziotto continua a parlare, forse lo vuole dissuadere e, quando si decide a raggiungere di corsa la vittima predestinata, non può fare altro che tenerle in alto la testa mentre muore. Seconda per bruttezza è la scena del rientro nel suo rifugio del maniaco, colpito in maniera mortale, si cauterizza da solo le gravi ferite: non basta la barba sfatta per fornire drammaticità a un momento che è letteralmente ridicolo. Ogni volta che il maniaco organizza un omicidio, fa la cronaca telefonica al poliziotto che arriva sempre in ritardo. Jean Reno, attore che cerca sempre di essere onesto nelle sue interpretazioni, appare a metà film ed è il magnate a capo di una multinazionale, vittima designata più importante. Attorniato dai suoi scagnozzi, si sente sicuro, ma poi collabora. Invecchiando questo attore è lievemente ingrassato, qui si presenta sempre elegante e perfettamente rasato, creando un personaggio mai credibile, frutto di una sceneggiatura incapace di tracciare una delle figure chiave. Costato una trentina di milioni di dollari, fino ad ora non ha coperto questo pur limitato importo. Giunge ora in Italia al cinema quando nel resto dell'Europa è già proposto in DVD da febbraio.

 

Image Gallery

Alex Cross - La memoria del killer
Alex Cross - La memoria del killer
Alex Cross - La memoria del killer

opinioni autore

 
Alex Cross - La memoria del killer 2013-07-17 08:22:00 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
4.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    17 Luglio, 2013
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews