The Lone Ranger si avvale di Jerry Bruckheimer produttore, Gore Verbinski alla regia e Johnny Depp protagonista; la Walt Disney Pictures propone il team della fortunatissima serie I Pirati dei Caraibi (Pirates of the Caribbean), di cui questo film eredita anche gli sceneggiatori Ted Elliott e Terry Rossio. Programmato già per il 2009, il film ha avuto una vita produttiva travagliata. Il personaggio del ranger mascherato è nato per uno show radiofonico negli anni Trenta; è divenuto un fumetto ed è apparso in una popolare serie televisiva andata in onda in Usa dal 1949 al 1957 (trasmessa in Italia come Il cavaliere solitario).
Il film conferma come Johnny Depp abbia ormai deciso di concedersi a un pubblico infantile, difficile da conquistare ma che sa essere fedele negli anni. Il guerriero nativo americano Tonto racconta una storia tramandata di bocca in bocca, che ha trasformato John Reid, un uomo di legge, in una leggenda. In questa storia resta vittima di un'imboscata, nella quale muoiono suo fratello maggiore e i suoi compagni di reggimento. Tonto, accortosi che lui è ancora in vita, lo salva e lo aiuta a seppellire gli altri: rimane la sua tomba che chiude per fare credere che sia morto, quindi, indossata una maschera, si trasforma in un giustiziere che, affiancato da Tonto, avrà lo scopo di assicurare alla legge ogni criminale. E’ un personaggio che da noi non ha avuto grande riscontro, ma negli Stati Uniti è stato molto seguito perché era innovativo, raccontava di uomini bianchi che avevano tradito i nativi facendoli passare per selvaggi assetati di sangue. La particolare amicizia che accomuna i due diviene un momento di fratellanza percepito facilmente anche dai più giovani. L’impatto sul pubblico europeo potrebbe essere più difficile, ma la presenza come protagonista di Johnny Depp garantisce un ottimo riscontro al box office. Ovviamente, gli sceneggiatori hanno capovolto la situazione originaria, rendendo protagonista il comprimario. Questo personaggio che ha poco del nativo creato negli anni trenta parla, poco, con frasi fatte e gioca molto sulla saggezza della sua gente con battute divertenti ben recepite dal pubblico. Lo spettacolo non manca con treni che precipitano in fiumi, inseguimenti sui tetti dei vagoni, assalti di pseudo - nativi ai ranch degli uomini bianchi, cariche dei soldati e via dicendo. Il film ricorda, pur con elementi tipici del western, la magia della serie Il pirata dei Caraibi: il personaggio di Depp inserito in un’altra epoca e con costumi diversi, ma sempre uguale a se stesso.