La Plan B Entertainment di Brad Pitt ha scelto Marc Forster per dirigere World War Z, film tratto dal romanzo horror di Max Brooks World War Z: An Oral History of the Zombie War preferendo l’azione pura, dove gli zombie sono solo un pretesto per realizzare una pellicola tutta tesa a far risaltare Brad Pitt eroe chiamato a salvare il mondo nonostante sia frenato ad accettare perché pensa alla sua famiglia che adora. L’attore e produttore è in pratica in tutte le scene, con battute e situazioni che dovrebbero dargli quel minimo di attendibilità attoriale che spesso molti mettono in dubbio.
Ex agente delle Nazioni Unite è cooptato dall'esercito americano per fronteggiare una misteriosa epidemia che sta trasformando la popolazione mondiale in zombie. Ottimo il ritmo intenzionalmente ansiogeno con tecniche miste di ripresa che alternano primi piani a scattanti riprese aeree interrotte da spasmodiche corse riprese con la macchina a spalla. E’ un prodotto dichiaratamente commerciale che cita, o plagia, moltissimi titoli che l’hanno preceduto, ma il risultato finale è accettabile, nonostante l’usuale 3D che nulla dona in più alle emozioni e distrugge gli occhi di chi assiste al film. La parte iniziale è sicuramente la più riuscita, con elicotteri della polizia che oscurano il cielo, agenti in motocicletta che sfrecciano all'impazzata zigzagando tra le auto incolonnate spesso schiantandosi, moltitudini di persone infette che si avventano con ferocia su chiunque riescano a morsicare contagiandoli in brevissimo tempo. E' azione pura ottimamente coordinata da Simon Crane, uno dei massimi specialisti nel magico mondo degli stuntman. Un balletto in cui tutti gli elementi danzano sulle note di una sinfonia composta dal canadese Marco Beltrami. Pierfrancesco Favino è utilizzato in un riuscito cammeo: speriamo che prima o poi negli Usa gli diano la possibilità di recitare in un film di qualità affidandogli personaggi più importanti. Come già detto l’ex agente dell’ONU e la sua famiglia si trovano bloccati in camper nel traffico di New York. Di colpo arrivano da cielo e terra poliziotti, la gente è come impazzita e abbandona le auto mentre orde di zombie arrivano da ogni dove. È contattato dall’Esercito che lo convince a rientrare in servizio facendo parte di una task force disposta a tutto. Lui accetta per mettere in salvo la famiglia su una nave del governo. Il film ha il piacevole sapore di un buon B movie ma è costato quasi 200 milioni di dollari in parte garantiti dallo stesso Brad Pitt. Mille i problemi affrontati sia durante le riprese, nella post produzione e nella scelta del momento in cui distribuirlo. Le riprese erano iniziate nel giugno del 2011 a Malta per poi spostarsi a Glasgow, Falmouth, nella Cornovaglia e a Grangemouth. Nel marzo 2012 è annunciato che l'uscita cinematografica sarebbe stata posticipata al 21 giugno 2013 per non scontrarsi nel box office col film Jack Reacher - La prova decisiva (Jack Reacher, 2012) diretto da Christopher McQuarrie e basato su Tom Cruise. Nel maggio dello scorso anno sono iniziate nuove riprese aggiuntive a Budapest. Nel mese successivo è chiamato Damon Lindelof per riscrivere una parte della sceneggiatura, ma, a luglio, gli è affiancato Drew Goddard. Inutile dire che si ha l’impressione che qualcosa non abbia funzionato a dovere. Comunque, il pubblico ha risposto bene garantendo solo negli USA durante il primo week end un incasso di oltre sessantasei milioni di dollari.