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Iron Man 3 Iron Man 3 Hot

Iron Man 3

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Iron Man 3
Sceneggiatura
Drew Pearce e Shane Black personaggio dei fumetti creato da Jack Kirby, Stan Lee, Don Heck e Larry Lieber
Interpreti
Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, Jon Favreau, William Sadler, James Badge Dale, Bingbing Fan, Yvonne Zima, Stephanie Szostak.
Nazionalità
Anno
Durata
131

Il protagonistya di Iron Man 3 è sconfortato, oppresso da crisi di panico, ansioso, si nasconde dentro le sue armature sentendone però allo stesso tempo il peso opprimente: un peso che la sua mente sotto pressione non regge, frantumandosi in innumerevoli proiezioni meccanico-tecnologiche. Diretto e sceneggiato con grande intelligenza da Shane Black (Kiss Kiss, Bang Bang, 2005), il film ruota attorno all’uomo, ai suoi problemi, alle sue paure. Tutto questo all’interno di una storia tutta azione. Mentre nei film tratti dai fumetti la presenza creativa del regista si fa sempre più anonima, con questo cineasta c’è una cifra stilistica ben precisa e la capacità di raccontare una storia vera senza rinunciare ai gadget degli effetti speciali e del 3D. E’ stato lo sceneggiatore dei primi due Arma letale (Lethal Weapon, 1987 e 1989), ma anche di L'ultimo boyscout - Missione sopravvivere (The Last Boy Scout, 1991) e di Last Action Hero - L'ultimo grande eroe (Last Action Hero, 1993).

Film che ruotano attorno a eroi o combattenti disposti a tutto ma con problemi personali o l’insuccesso sempre dietro l’angolo. Il modo di affrontare, di amare il suo Iron Man crea un personaggio che, pur rispettando quanto pensato dai creatori, ha caratteristiche ancora più umane, ha dubbi, debolezze, spesso fallisce, a tratti si comporta da bimbo viziato convinto che tutto deve andare secondo i suoi piani, le sue certezza. Tony Stark, miliardario e scienziato di grande valore, deve accettare che ci possa essere il fallimento delle sue certezze tecnologiche. Le sue corazze non sempre sono perfette, a volte non sono progettate per affrontare problemi abbastanza prevedibili come il calore, spesso sembra quasi gli si rivoltino contro, alcune volte lo deludono perché non si comportano come dovrebbero. E’ un supereroe per gli altri ma deve convivere con un uomo in crisi che teme di perdere l’amore dell’unica donna che ha fatto breccia nel suo cuore. Non solo, con assurda strafottenza, sfida il nemico del momento e lei è rapita. Per sua fortuna è creduto morto e, quindi, può risorgere a sorpresa per riuscire a combattere e vincere dopo aver subito mille ferite e affronti. Da notare che scopre la modestia e varie volte si definisce meccanico mostrando un’umanità che non era certo apparsa nelle prime due puntate della serie. La chimica perfetta che nasce tra il regista e Robert Downey jr e che era già bene visibile in Kiss Kiss Bang Bang, fa di questo film un ottimo prodotto di intrattenimento ma, anche, una storia dai toni drammatici particolarmente emozionanti. Appare dal nulla un terrorista che si fa chiamare il Mandarino (un bravissimo e ironico Ben Kingsley) dalle fattezze che ricordano Osama Bin Laden, che semina terrore e morte colpendo gli Stati Uniti nelle sue parti più vitali, rapendo il Presidente e distruggendo l’Air Force One. Iron Man cerca di controbatterlo ma fallisce più volte e muore nella distruzione della sua fantasmagorica villa a picco sull’oceano. Da quel momento cerca di ricostruire le sue creature ma la fretta, la tensione e l’insicurezza gli fanno brutti scherzi. Alla fine, dopo che ha sconfitto il vero nemico, per amore della sua bella torna a essere, per sempre, Tony Stark. Ovviamente, gli sceneggiatori sapranno come farlo risorgere per la quarta parte di questa saga. Un mirabile Robert Downey jr e un cast di buoni comprimari tra cui spicca una brava Gwyneth Paltrow, rendono la vicenda divertente e quasi credibile. Il capitolo più bello e meglio riuscito è quello che vede il supereroe aiutato da un ragazzino suo ammiratore, lo straordinario dodicenne Ty Simpkins, che lavorava già in televisione quando era nato solo da venti giorni e ha debuttato nel cinema a tre anni. E’ bravo, competente, amico sincero e vede in Tony il padre che tanto gli manca. Meno interessanti, ma ottimamente realizzate, le scene d’azione. Per chi cercasse disperatamente l’usuale cammeo di Stan Lee, questa volta il creatore dei supereroi appare per pochi secondi su uno schermo televisivo: è il giudice in un gioco a premi.

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Iron Man 3
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opinioni autore

 
Iron Man 3 2013-04-26 08:06:34 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    26 Aprile, 2013
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