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Buongiorno papà Buongiorno papà Hot

Buongiorno papà

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Buongiorno papà
Sceneggiatura
Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Herbert Simone Paragnani
Interpreti
Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Paola Tiziana Cruciani, Mattia Sbragia, Ninni Bruschetta.
Nazionalità
Anno
Durata
102
Imdb
http://www.imdb.com/title/tt2751576/?ref_=fn_al_tt_1Con Buongiorno papà Edoardo Leo prosegue nel percorso iniziato con diciotto anni dopo (2009) occupandosi con grande sensibilità degli errori umani fatti in buona fede, della paternità, di un mondo imperfetto che non chiede altro se non l’occasione per migliorare. Leo è l’amico di sempre di Raoul Bova, eterno ragazzaccio di successo che non vuole divenire adulto. Quando alla porta suona Leyla, diciassettenne con ciocca di capelli viola, crede sia una delle sue tante intime conoscenze e scopre, invece, essere sua figlia. Rifiuta la situazione, cerca di difendere il suo felicemente epidermico mondo, ma alla fine matura e diviene uomo vero e felice. Prosegue il rapporto artistico a tre che aveva funzionato in Viva l’Italia (2012) con la regia di Massimiliano Bruno con Edoardo Leo e Raoul Bova. Bruno in quest’occasione è uno degli sceneggiatori e si nota chiaramente la sua impronta nello sviluppo della storia. Completamente a suo agio Raoul Bova che riesce a dimostrare un nuovo passaggio verso la maturazione artistica, donando simpatia e attendibilità a un personaggio non facilissimo, un ragazzo che si trova a essere adulto senza volerlo, costretto di colpo a rendersi conto che gli anni passano anche per lui e che le sue compagne di una notte alle volte sono coetanee della figlia. Il regista dirige con gusto, senza mai cercare situazioni a effetto, limitandosi a essere spettatore di un working in progres non solo del protagonista ma anche del personaggio che lui interpreta, quel Paolo uomo immaturo che ha paura dei propri sogni e che è il primo fautore dei propri fallimenti. Marco Giallini è bravo come sempre e dona al nonno rockettaro che si trucca come il leader dei mitici kiss, un’umanità completa: anche lui è stato assente con la figlia, capisce i problemi di Bova e lo aiuta a superarli per il bene anche della nipote in lotta col mondo intero. La diciassettenne italo-americana Rosabell Laurenti Sellers, con un paio di prove precedenti di buon livello, dona freschezza e drammaticità alla ragazzina che ha immaginato il padre come un semidio e che lo scopre assolutamente immaturo. Un viso dolce da cerbiatto impaurito che dice molto del suo disagio e della sua bravura d’interprete. Personaggio convenzionale ma utile agli sceneggiatori per donare attendibilità allo sviluppo della vicenda è la professoressa di scienze motorie Nicole Grimaudo che si avvicina alla ragazzina con grande umanità e aiuta, facendolo anche innamorare, il padre ad assumersi le proprie responsabilità portando il film a un lieto fine sicuramente non inatteso.

Con Buongiorno papà Edoardo Leo prosegue nel percorso iniziato con 18 anni dopo (2009) occupandosi con grande sensibilità degli errori umani fatti in buona fede, della paternità, di un mondo imperfetto che non chiede altro se non l’occasione per migliorare. Leo è l’amico di sempre di Raoul Bova, eterno ragazzaccio di successo che non vuole divenire adulto. Quando alla porta suona Leyla, diciassettenne con ciocca di capelli viola, crede sia una delle sue tante intime conoscenze e scopre, invece, essere sua figlia.

Rifiuta la situazione, cerca di difendere il suo felicemente epidermico mondo, ma alla fine matura e diviene uomo vero e felice. Prosegue il rapporto artistico a tre che aveva funzionato in Viva l’Italia (2012) con la regia di Massimiliano Bruno con Edoardo Leo e Raoul Bova. Bruno in quest’occasione è uno degli sceneggiatori e si nota chiaramente la sua impronta nello sviluppo della storia. Completamente a suo agio Raoul Bova che riesce a dimostrare un nuovo passaggio verso la maturazione artistica, donando simpatia e attendibilità a un personaggio non facilissimo, un ragazzo che si trova a essere adulto senza volerlo, costretto di colpo a rendersi conto che gli anni passano anche per lui e che le sue compagne di una notte alle volte sono coetanee della figlia. Il regista dirige con gusto, senza mai cercare situazioni a effetto, limitandosi a essere spettatore di un working in progres non solo del protagonista ma anche del personaggio che lui interpreta, quel Paolo uomo immaturo che ha paura dei propri sogni e che è il primo fautore dei propri fallimenti. Marco Giallini è bravo come sempre e dona al nonno rockettaro che si trucca come il leader dei mitici kiss, un’umanità completa: anche lui è stato assente con la figlia, capisce i problemi di Bova e lo aiuta a superarli per il bene anche della nipote in lotta col mondo intero. La diciassettenne italo-americana Rosabell Laurenti Sellers, con un paio di prove precedenti di buon livello, dona freschezza e drammaticità alla ragazzina che ha immaginato il padre come un semidio e che lo scopre assolutamente immaturo. Un viso dolce da cerbiatto impaurito che dice molto del suo disagio e della sua bravura d’interprete. Personaggio convenzionale ma utile agli sceneggiatori per donare attendibilità allo sviluppo della vicenda è la professoressa di scienze motorie Nicole Grimaudo che si avvicina alla ragazzina con grande umanità e aiuta, facendolo anche innamorare, il padre ad assumersi le proprie responsabilità portando il film a un lieto fine sicuramente non inatteso.

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opinioni autore

 
Buongiorno papà 2013-03-15 15:43:11 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    15 Marzo, 2013
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