Ci vuole un gran fisico è un’opera prima firmata da Sophie Chiarello cui partecipano una miriade di volti noti. Gradevole nello sviluppo, è un insieme di sketch più che un vero e proprio film. Diverte (non sempre), delude (spesso), annoia (alle volte). La regista ha lavorato come aiuto nei film di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo ma anche per Edoardo Winspeare, Kim Rossi Stuart e Giuseppe Piccioni. Coregista de La banda dei Babbi Natale (2010), in questi anni ha maturato professionalità e buon gusto narrativo, ma la sceneggiatura non permette altro che la realizzazione di una commedia a livello di una puntata di Zelig.
Eva è una cinquantenne commessa di Grande Magazzino e sempre in bilico tra lavoro e famiglia, con figlia musicista punk, madre con appetiti sessuali, ex marito che la sfrutta, un capo perfido, collega segretamente innamorato di lei. La figlia preferisce la musica alla scuola e lei non la capisce tanto da rischiare di allontanarla da sé, la madre è da seguire e controllare perché vorrebbe una vita esagerata, l’ex marito vive in una stanza del suo appartamento e qui porta amanti occasionali, il capo cerca di rottamare tutti i dipendenti di una certa età, il collega la aiuta a superare lo stress ma la vorrebbe anche come compagna. Quando compie i cinquant’anni, appare uno strano angelo della menopausa che solo lei vede ma che l’aiuterà a mettere un po’ d’ordine nella sua vita. Angela Finocchiaro è tra i quattro sceneggiatori ed è la protagonista in un ruolo ben disegnato e piacevolmente interpretato. Elio (delle Storie Tese) è l’ex marito pseudo artista che si fa lavare la roba, si fa preparare da mangiare, pagare bollette e mutuo, ospitare le sue amanti: simpatico gaglioffo, verrà messo in riga dall’angelo interpretato con grande piacevolezza dal Giovanni Storti di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ricorda in veste grottesca il Peter Falk de Il cielo sopra Berlino (Der Himmel über Berlin, 1987) di Wim Wenders, è un po’ pasticcione ma alla fine risolve tutti i problemi, anche quelli da lui creati. Raul Cremona è il perfido capo che licenzia anche la sua amante quando non le serve più: è uno dei personaggi peggio interpretati. Laura Marinoni è l’amante, commessa in carriera scornata ma che ritrova l’amicizia della Finocchiaro. Rosalina Neri è attrice e cantante lirica nota come la Marylin Monroe italiano, che interpreta sopra le righe il ruolo della madre della protagonista. Antonella Lo Coco, cantante proveniente da X Factor, interpreta se stessa come cantante punk. Oltre a loro, il tassista Aldo e il marito annoiato Giacomo, Paolo Hendel in mutande sul bus e tanti altri volti noti che appaiono solo per un attimo.