Gangster Squad (che in italiano si potrebbe tradurre in Squadra anti Gangster) è basato su fatti realmente accaduti a Los Angeles. La città descritta come luogo di corruzione, ma dove esistono anche bravi poliziotti disposti a morire per fare fino in fondo il proprio lavoro. Dalle prime scene, viene subito in mente un tributo a The Untouchables - Gli intoccabili (The Untouchables, 1987) di Brian De Palma con Robert De Niro nel ruolo di Al Capone.
Qui siamo nel 1949 a Chicago, il gangster di cui si parla è Michael Cohen, la regia è del volenteroso Ruben Fleischer in sostanza un debuttante che ha visto molto cinema di genere come il suo neo sceneggiatore Will Beall. Ne consegue un prodotto onesto, sovraccarico di violenza, di auto distrutte, di cattivissimi, di autorità corrotte per un’opera priva di originalità e di trovate autoriali. Quest’attenzione a volere fornire tutto quello che il pubblico potrebbe desiderare limita l’eventuale effettivo interesse per i contenuti della vicenda. Quello che rimane di più sono le individualità dei vari personaggi con tanto di storia d’amore tra la ragazza del gangster Emma Stone e il belloccio supereroe Ryan Gosling, l’amore della moglie incinta per Josh Brolin il sergente capo della squadra, del giovane lucida scarpe Austin Abrams che s’intuisce da subito, farà una brutta fine, dell’unico poliziotto con figlio che non vedrà i titoli di coda. Non conosciamo la vicenda vera da cui è tratto il film ma la sensazione che troppi personaggi e situazioni siano un po’ forzati da una sceneggiatura disposta a tutto pur di essere piaciona. Non solo, il gangster Sean Penn è di una violenza addirittura ridicola con una prima scena in cui incatena suo concorrente di Chicago a due auto che, accelerando verso direzioni opposte, letteralmente lo squartano. La sua interpretazione è la più manierata, la meno interessante: il suo personaggio è solo ovvietà, è un cattivo di successo che tutto può, tutto ha ma che non conosce altra felicità che il potere. Musiche ad hoc, grande utilizzo di stuntman che creano vari rodei automobilistici, il film potrà piacere a chi dal cinema chieda unicamente spettacolo.