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Die Hard, Un buon giorno per morire Die Hard, Un buon giorno per morire Hot

Die Hard, Un buon giorno per morire

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
A Good Day to Die Hard
Sceneggiatura
Skip Woods basato in parte sui personaggi creati da Roderick Thorp
Interpreti
Bruce Willis, Jai Courtney, Amaury Nolasco, Cole Hauser, Sebastian Koch, Yuliya Snigir, Anne Vyalitsyna, Iván Kamarás, Rasha Bukvic
Nazionalità
Anno
Durata
94

Deludente come nelle previsioni, Die Hard, Un buon giorno per morire (A Good Day to Die Hard, 2013) è diretto stancamente da John Moore con esperienza di videoclip ma anche regista dell’accettabile Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (Behind Enemy Lines, 2001) e di alcuni altri titoli di media qualità. A venticinque anni da Trappola di cristallo (Die Hard, 1988) diretto con bravura da John McTiernan che proveniva dal bel Predator (Predator, 1987), interpretato da un Arnold Schwarzenegger in ottima forma. Con quel primo titolo riuscì a creare le basi per quel mito che si cerca ancora oggi di fare sopravvivere, un’ulteriore brutta, nuova puntata.

Tutto si svolgeva all’interno di un grattacielo e la bravura degli sceneggiatori era di creare per oltre due ore colpi di scena, momenti di tensione bene inseriti in scene d’azione. Qui, invece, le location sono tante ma la tensione molto poca a dimostrazione che non basta aumentare il numero di auto fracassate e quello delle controfigure (oltre 100) per ottenere scene da ricordare. Il personaggio di John McClane era apparso subito gradito perché in lui era facile identificarsi: ironico, politicamente scorretto, vincitore ma dopo avere preso tante botte. La sceneggiatura aveva lavorato sul libro scritto da Roderick Thorp con bravura, rendendo un personaggio letterario perfetto eroe (o antieroe) cinematografico. Piaceva perché non usava complicati marchingegni come James Bond, ma armi e pugni, non conquistava donne perché era sempre sanguinolento e sudaticcio, non vestiva in smoking ma con vestiti da lavoro. Purtroppo, si decise per questioni meramente commerciali di farlo rivivere ad oltranza con gli unici cambiamenti che prima era agente di polizia, poi tenente e ora detective, ma le idee nuove latitavano e al quarto episodio, forse il peggiore in assoluto, si sperava che il personaggio fosse messo in pensione, tanto per evitare di assistere al suo completo declino. Tuttavia alla Twentieth Century Fox, proprietaria dei diritti, hanno pensato che l’uso di un regista abituato al ritmo esasperato di certi videoclip e a qualche idea balzana potessero fare dimenticare quanto di brutto ultimamente si era visto. Purtroppo hanno sbagliato, indebolendo ulteriormente il personaggio con novità poco chiare al pubblico e, forse, anche agli sceneggiatori. Non è vero che due è meglio di uno quantomeno nella saga che vede John McClane contro tutto e tutti, ma con una predilezione verso i russi. Va a Mosca per liberare il figlio rinchiuso in carcere perché accusato di omicidio, ma ben presto scopre che il rampollo è sotto copertura, lavora per la CIA e lo aiuta a portare negli USA  un pentito, custode di un file con le prove contro milionario, suo ex socio, che ha provocato il disastro di Chernobyl. Bruce Willis ha ormai creato un cult attorno al un personaggio poco credibile, ma simpatico al grande pubblico: gli si perdona tutto come a un vecchio amico anche se un po’ rintronato. Il personaggio del suo inespressivo figlio, interpretato da Jai Courtney, invece che fornire nuovo vigore al poliziotto, lo riduce a macchietta. I dialoghi sono bruttini, a tratti veramente melodrammatici per i contenuti moralistici che riducono questi due combattenti in un padre e un figlio che lacrimevolmente si dicono di volersi tanto bene. Girato in Ungheria, ha le uniche cose accettabili negli effetti speciali, le coreografie e le fatiche degli stunt man. Purtroppo, a questo si contrappone una quantità esagerata di rumori e musica che rischia di coprire i dialoghi: ma questo, tutto sommato, potrebbe essere un pregio.

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Die Hard, Un buon giorno per morire
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opinioni autore

 
Die Hard, Un buon giorno per morire 2013-02-16 20:41:56 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    16 Febbraio, 2013
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