Francesco Bruni (1961) è stato lo sceneggiatore nella maggior parte dei film di Paolo Virzì, livornese come lui. Dopo una lunga esperienza in questo ruolo, ha collaborato anche con Felice Farina e Mimmo Calopresti, esordisce ora dietro la macchina da presa con un film leggero e professionale. Scialla! (Stai sereno) è una commedia con venature drammatiche e prevedibile lieto fine, ben interpretata e sorretta da un testo equilibrato e preciso.
Detto questo, si è espresso quasi tutto il meglio a proposito di un film basato su una vicenda banale e già vista migliaia di volte. Bruno Beltrame è stato uno scrittore che ha avuto un qualche successo, ora vive solo e campa scrivendo biografie per conto di divi, calciatori e cantanti. L’ultima cui è intento è di Tina, una pornostar slovacca che ora produce film erotici e che si rivelerà non meno sola di lui. Arrotonda le magre entrate dando ripetizioni a studenti svogliati e ignoranti, un triste catalogo di giovani semi coatti fra cui compare anche il quindicenne Luca. Un giorno la madre del giovane si fa viva e gli rivela che è figlio suo, frutto di una notte d’amore passata quando lui era un fascinoso e promettente scrittore. La donna deve assentarsi per sei mesi – ha ottenuto un lavoro in Mali come insegnante di linguaggio per sordi – e gli lascia il giovane. La convivenza fra i due inizia fra mille difficoltà, ma progressivamente si trasforma in solidarietà e affetto. Il finale vede il padre salvare il ragazzo da una brutta situazione – ha rubato droga e soldi a uno spacciatore – rinsaldando in modo definitivo il legame fra i dueo, con la prospettiva di un probabile ricongiungimento familiare. Come si può intuire anche da queste poche righe siamo alla presenza della classica favoletta metropolitana, in cui gli elementi realistici e drammatici servono solo a insaporire la pietanza. In poche parole è il classico prodotto Rai concepito per non dare fastidio o scontentare nessuno e destinato a essere dimenticato pochi minuti dopo l’uscita dalla sala.