The Guard (Il sorvegliante) è un bel film irlandese cui il distributore italiano ha inflitto il titolo demenziale Un poliziotto da Happy Hour. Gerry Boyle è un sergente di polizia in una cittadina della costa ovest d'Irlanda. Un personaggio dotato di un tipo d’umorismo molto particolare (non esita a fare battute razziste ai danni di un americano di colore), un debole per le giovani prostitute di Dublino, una vera e propria antipatia verso i superiori e le procedure codificate. Quando arriva nella sua regione - la Connemara, nell'Irlanda occidentale (Contea di Galway) - un agente del FBI che sta inseguendo un’enorme partita di cocaina, i rapporti fra i due si fanno subito elettrici.
Tuttavia è solo l’inizio, a mano a mano che la conoscenza si approfondisce si trasforma in amicizia al punto che i due finiranno ad affrontare assieme i delinquenti. Il film ha un impianto solido, mette in campo attori straordinari e ha la capacità di legare caratteri e paesaggio. Intendiamoci: nulla di straordinario, ma una raffinata capacità da parte del regista John Michael McDonagh, all’esordio nel lungometraggio, di descrivere caratteri e situazioni. Questo almeno in tutta la prima parte del film, in cui si tracciano i caratteri dei vari personaggi, mentre il secondo tempo scivola verso gli stereotipi del film d’azione, con tanto di sparatorie ed eroi feriti. In ogni caso è un’opera da non perdere una piccola perla in un panorama sempre più asfittico.