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Il villaggio di cartone Il villaggio di cartone Hot

Il villaggio di cartone

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Il villaggio di cartone
Sceneggiatura
Ermanno Olmi
Interpreti
Michael Londsdale, Rutger Hauer, Massimo De Francovich, Alessandro Haber, El Hadji Ibrahima Faye
Nazionalità
Anno
Durata
87

Poco dopo l’uscita di Centochiodi Ermanno Olmi (1931) aveva dichiarato che quello sarebbe stato il suo ultimo film e che aveva deciso di ritornare all’amato mondo del documentario. Le negatività politiche, sociali e culturali subentrate nella situazione del paese l’hanno convinto della necessità di cambiare avviso e rimettersi dietro la macchina da presa per raccontare storie di ampio valore metaforico.

Tale è Il villaggio di cartone. Un vecchio prete, parroco di una chiesa sconsacrata, perché non serve più, aspetta malinconicamente di morire portandosi dietro dubbi e domande senza risposta che l’hanno tormentato anche quando i fedeli accorrevano numerosi alla messa. In una notte di tempesta, mentre da fuori giungono rumori di guerra, un gruppo di africani entra nell’edificio vuoto e v’improvvisa una tendopoli, appunto un villaggio di cartone. Il sacerdote li accoglie e aiuta sin che può contro ottusi rappresentanti della legge e le trame di altri africani, pronti a sfruttare i loro compagni più sfortunati. Il tutto sino alla partenza della maggioranza dei migranti verso la Francia, un nuovo viaggio della speranza dall’esito quanto mai incerto, e la decisione di un piccolo gruppo di ritornare a casa perché: laggiù l’Africa vive, mentre in Europa muore. Il regista inserisce nel film molti elementi dell’iconografia cattolica – la natività, con il piccolo nero che nasce sotto la croce, Giuda che tradisce i propri simili, la violenza del mondo e la disperazione dei giusti – ma lo fa senza caricare nessun elemento di soverchi dati ideologici. Sembra quasi di assistere a un presepio, una Sacra Rappresentazione popolare non inquinata da forzature mercantili. Il discorso è chiaro e mira alla necessità di un recupero dei valori fondamentali della religione e al riscatto della fede dalle contaminazioni mondane perché fare il bene è più importante dell’aver fede. E’ un film a tesi, a tratti quasi ingenuo ma vigoroso nella perorazione morale. E' una grande lezione di vita, prima ancora che di cinema, da un maestro schivo e tenace.

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opinioni autore

 
Il villaggio di cartone 2011-10-06 11:40:20 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    06 Ottobre, 2011
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