Sam Taylor-Wood (1967) è un’artista e regista britannica che lavora nel campo della fotografia, del cinema e fa parte di quello che si definisce il movimento Young British Artists. Nel 2009 ha diretto il suo primo lungometraggio, Nowhere Boy, dedicato alla giovinezza di John Lennon (1940 – 1980) quando era ancora uno dei tanti giovani di Liverpool alla ricerca del successo con la musica e la formazione dei Beatles era di la da venire, anche se lui aveva già stretto amicizia con Paul McCartney.
Il film nasce dal libro Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon (Imagine: crescendo al fianco di mio fratello John Lennon) di Julia Baird, sorellastra del chitarrista. E’ un periodo che va dalla fine degli anni cinquanta, quando John viveva con la zia Mimi, sino ai primi anni sessanta, quando il complesso nacque sotto forma di quintetto dopo una serie di concerti tenuti ad Amburgo, in Germania. Il film segue quegli anni con taglio più psicologico che storico mettendo a fuoco i rapporti del giovane con la madre sbalestrata e con la zia conformista e quadrata, ma ben poco preveggente, poiché gli disse: la chitarra va bene, John, ma non ti darà certo di che vivere. Una volta scelto questo taglio era naturale che la situazione nel suo complesso – la guerra del Viet Nam (1960 – 1975) e il vento di rinnovamento che percorreva l’Inghilterra – rimanga in ombra. Il privilegio, invece, va alla costruzione dei personaggi e, di conseguenza alla bravura degli attori che offrono prestazioni credibili e di grande spessore.