Unknown - Senza identità del catalano Jaume Collet-Serra nasce dal romanzo Fuori di me (Hors de moi, 2003) di Didier van Cauwelaert (1960). Vi si racconta di un famoso botanico americano che arriva a Berlino con la moglie per partecipare a un importante convegno scientifico finanziato da un principe arabo. Finisce all’ospedale con alcuni vuoti di memoria dopo una serie d’incidenti apparentemente banali: ha dimenticato una valigetta all’aeroporto e il taxi che lo riporta indietro finisce in un fiume che attraversa la città e lui rischia di morire. Emerso da un breve coma, scopre di ricordare ben poco, situazione che si aggrava quando, ritornato faticosamente in albergo, la moglie non lo riconosce e dichiara di essere sposata con un altro.
Inizia così un percorso ad ostacoli in cui lo smemorato tenta, con l’aiuto di un’immigrata clandestina kosovara e di un ex agente della Stasi, di ricostruirsi un’identità. Il finale sarà segnato da un debole colpo di scena, ma prima di giungere a questo ci saranno inseguimenti in auto, scontri fisici, sparatorie, il tutto realizzato con ottimo ritmo narrativo, anche se viziato da riferimenti (citazioni?) a numerosi classici del genere, da Intrigo internazionale (North by Northwest, 1959) di Alfred Hitchcock a Frantic (1998) di Roman Polanski, sino alla serie The Bourne che Paul Greengrass ha tratto dai libri di Robert Ludlum. Riferimenti che non tolgono vigore a un’opera di forte impatto commerciale e, a tratti, emozionante.