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Somewhere ··· Somewhere   ··· Hot

Somewhere   ···
Somewhre (Da qualche parte) della figlia d’arte Sofia Coppola mette in scena la disperazione di un attore di successo che si considera una nullità nonostante giri in Ferrari e sia osannato dalle donne. Divorziato e padre di una figlia ora undicenne, vive nel leggendario Chateau Marmont, un albergo in cui hanno abitato nomi famosi del cinema e della letteratura e dove morì, nel 1981, John Belushi. Fra amori mercenari e incontri occasionali, Johnny Marco (Stephen Dorff) si trova a dover aver cura, per qualche giorno, della figlia. E’ il periodo in cui deve venire in Italia per la promozione del suo ultimo film, per cui si trascina dietro la ragazzina. La cosa da luogo a una serie di sequenze fra l’esilarante e il tragico che culminano nella cerimonia dei Telegatti che la regista utilizza come esempio del cattivo gusto e della volgarità della nostra televisione.

Ritornato a Los Angeles e lasciata la figlia che deve andare in campeggio, si trova solo e disperatamente costretto a fare i conti con la sua vita. Se ne va dall’albergo e abbandona la Ferrari ai bordi di una di quelle strade americane che sembrano non avere mai fine e s’incammina verso la macchina da presa lasciando aperta ogni ipotesi sul suo futuro. La regista si muove magistralmente fra due mondi che le sono particolarmente congeniali: quello dell’infanzia che sta per traslocare nell’adolescenza e quello del mondo del successo che nasconde un profondo vuoto esistenziale. In altre parole siamo tra Il giardino delle vergini suicide (The Virgin Suicides, 1999) e Lost in Translation - L’amore tradotto (Lost in Translation, 2003). Il risultato è una radiografia funzionale e sinergica. Il quadro che ne emerge è quello di una doppia difficoltà psicologica, una proiettata a un futuro che ne marca il superamento, l’altra inserita in una strada che può essere senza sbocco. La regista, nel raccontare questi stati d’animo, si affida quasi unicamente alle immagini, prediligendo le lunghe sequenze senza dialoghi e le immagini precise che tracciano un luogo o un panorama senza bisogno di supporti d’altro tipo. In conclusione è un film robusto e decisamente interessante.

valutazione: 1 23 4 5

Titolo originale: Somewhere; regia: Sofia Coppola; sceneggiatura: Sofia Coppola; interpreti: Michelle Monaghan, Elle Fanning, Benicio Del Toro, Stephen Dorff, Laura Ramsey, Robert Schwartzman, Eliza Coupe, Karissa Shannon, Chris Pontius, Becky O'Donohue, Jo Champa, Caitlin Keats, Alden Ehrenreich, Angela Lindvall, Laura Chiatti, C.C. Sheffield, Kristina Shannon, Io Bottoms, John Prudhont, Alexander Nevsky, Philip Pavel, Rachael Riegert, Simona Ventura, Paul Greene, Julia Melim, Jennifer Gall, Susanna Musotto, Rich Delia, Katie Nehra, Nino Frassica; produttori: G. Mac Brown, Francis Ford Coppola, Roman Coppola, Sofia Coppola, Youree Henley, Paul Rassam, Fred Roos, Jordan Stone; musica: Phoenix; fotografia: Harris Savides; montaggio: Sarah Flack; ricerca attori: Nicole Daniels, Courtney Sheinin; scenografia: Anne Ross; direzione artistica: Andrea Rosso, Shane Valentino; arredamento: Fainche MacCarthy; costumi: Stacey Battat; società produttrice: American Zoetrope; nazionalità: USA; anno di edizione: 2010; durata: 98 min.

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