Il regista conferma la vocazione a usare, soprattutto nella prima parte, inquadrature sghembe, prospettive inusuali, alternanza veloce delle immagini, stilemi che, qualche volta, sconcertano e arrivano a infastidire lo sguardo dello spettatore. Sono difetti che già si notavano in film come Basquiat (1996) e Lo scafandro e la farfalla (2007), questultimo ha ottenuto il premio per la miglior regia al festival di Cannes dello stesso anno. In conclusione è unopera suggestiva nelle immagini, pacifista negli intenti, a tratti commuovente qualche volta irritante.
Titolo originale: Miral; regia: Julian Schnabel; soggetto dal racconto La strada dei fiori di Miral di Rula Jebreal; sceneggiatura: Rula Jebreal; interpreti: Willem Dafoe, Freida Pinto, Vanessa Redgrave, Alexander Siddig, Hiam Abbass, Omar Metwally, Yasmine Elmasri, Stella Schnabel, Makram Khoury, Shredi Jabarin, Ruba Blal, Jamil Khoury, Doraid Liddawi; produttori: François-Xavier Decraene, Jon Kilik, Tabrez Noorani, Jérôme Seydoux, Sebastián Silva; fotografia: Eric Gautier; montaggio: Juliette Welfling; ricerca attori: Yael Aviv; scenografia: Yoel Herzberg; direzione artistica: Nir Alba; società produttrici: Pathé, Eran Riklis Productions, Eagle Pictures, India Take One Productions, Canal+, CinéCinéma; nazionalità: Francia / Israele / Italia; anno di produzione: 2010; durata: 112 min.