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Gli amori folli ··· Gli amori folli ··· Hot

Gli amori folli ···
Alain Resnais è uno dei maestri del cinema contemporaneo, basti pensare a capolavori come Hiroshima mon amour (1961) e La guerre est finie (La guerra è finita, 1966). Nel suo cinema un posto ragguardevole l’hanno sempre avuto i testi ispirati da romanzi o copioni teatrali. Ispirati, si badi bene, non tratti, poiché questo cineasta non ha mai portato pedissequamente sullo schermo le pagine scritte, ma le ha sempre reinventare in modo originale. E' quanto accaduto anche al libro L'incident (L'incidente) di Christian Gailly, ribattezzato Les Herbes folles (Le erbacce) in originale e approdato sui nostri schermi con il titolo, non molto fantasioso, de Gli amori folli.

E’ un’opera costruita in modo sincopato, con sequenze che s’inseguono senza quasi un reale filo logico, come se fossero il riassunto di uno sguardo circolare e, in parte, casuale sul mondo. Un filo conduttore apparente c'è: una donna è scippata della borsa, il ladro getta il portafoglio con i documenti in un parcheggio sotterraneo, qui lo trova un maturo signore, che vive in una deliziosa casa alla periferia di Parigi, sposato da trent'anni con una donna, la sua seconda moglie, più giovane di lui. Quasi inseguendo una normale curiosità, almeno all'inizio, l'uomo cerca di mettersi in contatto con la derubata, consegna il portafoglio alla polizia e, quando lei, una dentista affermata, lo chiama per ringraziarlo, le chiede un appuntamento che lei rifiuta indignata. Inizia così una sorta di persecuzione con lettere, telefonate, appostamenti, sino al danneggiamento delle gomme dell'automobile della malcapitata. A questo punto la dottoressa si rivolge alla polizia, che diffida il molestatore da continuare nelle sue iniziative. Tutto sembrerebbe finito, ma ora è la donna che vuole un rapporto con l'uomo e cerca persino la complicità della moglie per convincerlo a rivederla. Le cose sembrano aggiustarsi quando i tre partono per un volo, la dentista è anche pilota, ma il velivolo precipita. Non ci sono soluzioni precise da trarre, se non la constatazione dell'imprevedibilità e dell'irrazionalità della vita, della casualità che governa i nostri giorni. Il film è molto elegante, spesso divertente, qualche volta irresistibile, ma rimane lontano dal miglior cinema di quest’autore, soprattutto non riesce a scrollarsi di dosso una patina letteraria che intralcia la forza delle immagini.

valutazione: 1 23 4 5

Titolo originale: Les herbes folles (Le erbacce); regia: Alain Resnais; soggetto dal racconto L'incident (L'incidente) di Christian Gailly; sceneggiatura: Alex Reval, Laurent Herbiet; interpreti: André Dussollier, Sabine Azéma, Emmanuelle Devos, Mathieu Amalri, Anne Consigny, Michel Vuillermoz, Edouard Baer, Annie Cordy, Sara Forestier; musica: Mark Snow; fotografia: Eric Gautier; montaggio: Hervé de Luze; acenografia: Jacques Saulnier; costumi: Jackie Budin; società produttrici: F Comme Film, Studio Canal, France 2 Cinéma, BIM Distribuzione, Canal+, TPS Star, Eurimages, Cinémage, Centre National de la Cinématographie (CNC), Région Ile-de-France ; nazionalità: Francia / Italia; anno di edizione: 2009; durata: 104 min.

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