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Green Zone ··· Green Zone ··· Hot

Green Zone ···
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Roy Miller comanda una squadra inviata a verificare l’effettiva esistenza di depositi in cui dovrebbero essere nascoste le armi di distruzione di massa che l’amministrazione Bush ha assunto a pretesto per la guerra contro l’Iraq. Siamo a poche settimane dalla conquista di Bagdad, nel marzo del 2003, ma quegli ordigni non si trovano: sia si ispezionino vecchie fabbriche, che si rivelano produttrici di wc, sia si scavino profonde fosse, nulla viene fuori. Ciò che emerge, invece, è che quegli inesistenti strumenti di distruzione sono stati inventati semplicemente per avere un pretesto da sventolare davanti agli occhi delle Nazioni Unite. Non solo, la politica d’insediamento di un governo fatoccio e il parallelo smantellamento delle strutture, militari e civili, del paese stanno alimentando un caos incontrollabile che finirà per trasformare L'Iraq in una polveriera.

L’ufficiale si rende conto di tutto questo, ma quando tenta di sbugiardare la propaganda ufficiale, lo emarginano e tentano persino di ammazzarlo. Non gli resterà altra strada se non ricorrere al vecchio quarto potere e raccontare tutto alla stampa. Con Green Zone (Zona verde, il perimetro in cui sono asserragliati e superprotetti militari e giornalisti) l'inglese Paul Greengrass conferma l'abilità nell’affrontare grandi temi sociali, si pensi alla rivolta irlandese ricostruita in Bloody Sunday (Domenica insanguinata, 2002) in cui si rivive il massacro di cui si rese responsabile l’esercito inglese il 30 gennaio 1972. Nello stesso tempo questo cineasta è abilissimo nel gestire grandi film avventurosi tanto da aver diretto due episodi della serie dedicata all’agente smemorato Jason Bourne (The Bourne Supremacy, 2004 - The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo, 2007). In quest’ultima opera denuncia sociale e spettacolarizzazione confluiscono in una miscela stuzzicante è molto ben calibrata, realizzando un film piacevole e per nulla banale.

valutazione: 1 23 4 5

Titolo originale: Green Zone; regia: Paul Greengrass; soggetto dal libro Imperial Life in the Emerald City: Inside Iraq's Green Zone (Vita imperiale nella città di smeraldo: entro la Zona Verde irachena di Rajiv Chandrasekaran; sceneggiatura: Brian Helgeland; interpreti: Yigal Naor, Said Faraj, Faycal Attougui, Aymen Hamdouchi, Matt Damon, Nicoye Banks, Jerry Della Salla, Sean Huze, Michael J. Dwyer, Edouard H.R. Gluck, Brian Siefkes, Adam Wendling, Abdul Henderson, Paul Karsko, Robert Miller, Eugene Cherry, Alexander Drum, Brian VanRiper, Matthew Knott, Nathan Lewis; produttori: Zakaria Alaoui, Mairi Bett, Tim Bevan, Michael Bronner, Jo Burn, Liza Chasin, Eric Fellner, Paul Greengrass, Debra Hayward, Lloyd Levin, Alvaro Ron, Christopher Rouse, Kate Solomon, Tadeo Villalba hijo; musica: John Powell, fotografia: Barry Ackroyd; montaggio: Christopher Rouse; ricerca attori: Daniel Hubbard, John Hubbard, Amanda Mackey Johnson, Cathy Sandrich; scenografia: Dominic Watkins; arredamento: Lee Sandales; costumi: Sammy Sheldon; società produttrici: Universal Pictures, Studio Canal, Relativity Media, Working Title Films, Antena 3 Films; nazionalità: Francia / USA / Spagna / Gran Bretagna; anno di edizione: 2010; durata: 115 min.

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