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La bocca del lupo ··· La bocca del lupo ··· Hot

La bocca del lupo ···
La bocca del lupo di Pietro Marcello è un film di difficile collocazione. Lo è sin dal titolo che cita un romanzo di Gaspare Invrea (1850 – 1917), più conosciuto con lo pseudonimo di Remigio Zena, pubblicato nel 1892, . Lo si può considerare un racconto, anche al Festival di Berlino gli hanno assegnato il premio quale miglior documentario, mentre a quello di Torino ha ottenuto il riconoscimento quale miglior film. Senza contare che il suo autore si è fattiouna solida esperienza nel campo della non fiction. In realtà più dei due protagonisti che raccontano il loro amore, Enzo un ex galeotto d’origine siciliana e Mary un transessuale conosciuto in carcere, la vera protagonista del film è Genova.

La città, meglio la memoria della città, funziona come una cartina di tornasole su cui misurare la malinconia per lo scorre e degli anni e l’incomprensione, a tratti l’orrore, per il presente. Enzo appartiene alla malavita di un tempo, quella che impazzava nell’angiporto del capoluogo ligure, vivendo di ruberie – spesso ai danni dei marinai americani sbarcati dalle navi da guerra alla fonda nel golfo – contrabbando di sigarette, furti, sfruttamento della prostituzione. Una genia di criminali che non conosceva ancora il traffico della droga, il commercio delle armi, il business della contraffazione e si confrontava aspramente con la polizia, anche se non le mancava un sottile senso di rispetto per chi stava dall’altra parte. Intendiamoci, era un mondo ben lontano dall’idealizzazione di cui lo riveste il regista, ma separato da anni luce rispetto a quello attuale. Un clima e un’epoca che la regia fa rivivere con vecchi materiali documentari e cineamatoriali. Incunaboli visuali che riescono a dare il profumo del passato soprattutto a chi quegli anni li ha vissuti di persona. E’ questo il pregio e, nello stesso tempo, il limite di un film che mitizza un tempo e personaggi costruiti più attraverso una lettura superficiale del mondo di Fabrizio De Andrè – numerose le citazioni dei lunghi in cui il cantautore è vissuto e ha raccontato – che non con uno sguardo storicamente freddo. Un film molto, forse troppo sentimentale.

valutazione: 1 23 4 5

Titolo originale: La Bocca del Lupo; regia: Pietro Marcello; soggetto: Pietro Marcello; sceneggiatura: Pietro Marcello; interpreti: Vincenzo Motta, Mary Monaco; musiche: Era; montaggio: Sara Fgaier; fotografia: Pietro Marcello; suono: Emanuele Vernillo, Riccardo Spagnol; produttori: Francesca Cima, Nicola Giuliano, Dario Zonta; ricerca Repertori: Sara Fgaier; società produttrici: Indigo Film, L’Avventurosa Film; Rai Cinema, Babe Films; anno di edizione: 2009; nazionalità: Italia; durata: 68 min.

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