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L'uomo che verrà ···· L'uomo che verrà  ···· Hot

L'uomo che verrà  ····

 

Giorgio Diritti è un veterano della professione cinematografica. Regista, sceneggiatore e montatore é nato a Bologna cinquanta anni or sono, nel cinema si è formato lavorando per alcuni famosi autori come Carlo Lizzani, Lina Wetmuller, Florestano Vancini, Pupi Avati. Particolarmente importante la sua collaborazione a Ipotesi Cinema, istituto per la formazione di giovani autori, fondato e diretto da Ermanno Olmi, autore di cui subirà una forte influenza. Il suo primo film, Il vento fa il suo Giro (2005), partecipò a moltissimi festival, ottenendo un numero ragguardevole di riconoscimenti e diventando una sorta di caso perché programmato in un cinema di Milano per più di un anno e mezzo.

La sua opera seconda, L’uomo che verrà, porta i segni sia del lungo tirocinio professionale, sia dell’influenza del cinema olmiano. E’ la cronaca, ambientata fra il Natale del 1943 e la fine settembre del 1944 degli eventi entrati nella storia come la strage di Marzabotto nella quale furono uccisi circa 770 paesani radunati nelle case, nei cimiteri e sui sagrati delle chiese. Lo scenario è la valle appenninica alle pendici del monte Sole, vicino a Bologna, e l’intera vicenda è vista con gli occhi della piccola Martina, che ha smesso di parlare da quando le è morto fra le braccia un bimbo e che salverà un altro fratellino, nato nelle ore in cui i nazisti trucidavano donne, vecchi, bambini. La regia mette a fuoco la vita dei contadini, la loro cultura profonda - il film è parlato in emiliano stretto con sottotitoli - l’amore per la terra, da durezza del lavoro, le piccole gioie delle feste e dei rapporti interpersonali. C’è in tutto questo un’eco, raffinata e moderna, della lezione de L’albero degli zoccoli (1978), un gusto per l’esaltazione delle fatiche degli umili e della durezza della vita cui sono costretti con, in più, una condanna netta della ferocia del nazismo resa inappellabile dal confronto far l’umanità delle vittime e la ferocia degli assassini.

 

valutazione: 1 2 34 5

Titolo originale: L'uomo che verrà; regia: Giorgio Diritti; scenggiatura: Giorgio Diritti, Giovanni Galavotti, Tania Pedroni; interpreti: Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Eleonora Mazzoni, Claudio Casadio, Greta Zucchi Montanari, Vito, Orfeo Orlando, Diego Pagotto, Bernardo Bolognesi, Stefano Croci, Zoello Gilli; produttori: Simone Bachini, Giorgio Diritti; musica: Marco Biscarini, Daniele Furlati; fotografia: Roberto Cimatti; montaggio: Giorgio Diritti, Paolo Marzoni; scenografia: Giancarlo Basili; costumi: Lia Francesca Morandini; società produttrici: Aranciafilm, Rai Cinema, Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), Mediateca Regionale Toscana, Toscana Film Commission, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Cineteca del Comune di Bologna, Programme MEDIA de la Communauté Européenne; nazionalità: Italia; anno di edizione: 209; durata: 115 min.

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