Lo scrittore inglese Christopher William Bradshaw-Isherwood (1904 1986), vissuto per molti anni negli Stati Uniti di cui è diventato cittadino nel 1946, pubblicò A Single Man (Un uomo solo) nel 1964, dedicato al suo amico Gore Vidal e pietra miliare della letteratura omosessuale Nel libro si racconta una giornata qualsiasi di un maturo professore dellUniversità di Los Angeles, rimasto solo dopo la morte del compagno, che ripensa alla sua vita e alle gioie della notte precedente passata assieme ad un giovane universitario.
Lo stilista Tom Ford, famoso per aver rilanciato il marchio Gucci, ha scelto questo volume per lesordio dietro la macchina da presa ricavandone un film formalmente elegante e sostanzialmente pessimista il cui asse è la meticolosa preparazione al suicidio del protagonista, che non riesce a sopportare il lutto per la perdita dellamato. Un itinerario beffardo visto che, nel momento in cui gli si apre uno spiraglio di riconciliazione alla vita con lamore verso il giovane studente, un infarto arriva improvviso a ucciderlo. E uno di quei film che, un tempo, si sarebbero detti calligrafici, nel senso che lasse portante è laccuratezza della scenografia e la precisione dellinterpretazione. Su questultimo versante le prestazioni di Colin Firth e Julianne Moore, nei panni dell'amica bon meno sola, sono di primissimo livello. La scenografia è un po meno convincente più attenta comè alla fotografia degli oggetti che non alla puntuale ricostruzione dellambiente. In definitiva è un film da gustare con gli occhi, ma pericolosamente tendente a unimbarazzante freddezza emozionale.
valutazione: 1 2 3 4 5
Titolo originale: A Single Man; regia:Tom Ford; soggetto dal libro omonimo (1964) di Christopher Isherwood (1904 1986); sceneggiatura: Tom Ford, David Scearce; interpreti: Colin Firth, Julianne Moore, Nicholas Hoult, Matthew Goode, Jon Kortajarena, Paulette Lamori, Ryan Simpkins, Ginnifer Goodwin, Teddy Sears, Paul Butler, Aaron Sanders, Keri Lynn Pratt, Jenna Gavigan; produttori: Jason Alisharan, Tom Ford, Andrew Miano, Robert Salerno, Chris Weitz; musica: Abel Korzeniowski; fotografia: Eduard Grau; montaggio: Joan Sobel; ricerca attori: Joseph Middleton; scenografia: Dan Bishop; direzione artistica: Ian Phillips; arredamento: Amy Wells; costumi: Arianne Phillips; società produttrici: Artina Films, Depth of Field, Fade to Black Productions; nazionalità: USA; anno di edizione: 2009; durata: 101 min.