E’ noto, anche se il fatto non sempre è valutato a dovere, che dietro ogni scrittore c’è un redattore che ne prepara il lavoro per la pubblicazione e, se necessario, elimina parti ridondanti ed eventuali contraddizioni. Max Perkins (1884 – 1947) è stato un editor particolarmente importante che ha lavorato per molti anni al servizio della casa editrice Scribner's Son contribuendo non poco alla scoperta e al lancio di Francis Scott Fitzgerald (1896 – 1940) ed Ernest Hemingway (1899 – 1961).
Il 2 gennaio 1929 incontrò per la prima volta lo scrittore Thomas Wolfe (1900 – 1938) che si presentò nel suo ufficio con un manoscritto di un migliaio di pagine intitolato O Lost, poi diventato il suo primo libro: Angelo, guarda il passato. L’inglese Michael Grandage ha scelto, per il suo esordio dietro la macchina da presa, il libro Max Perkins. Editor of Genius (1997) di A. Scott Berg (1949). Nel volume si racconta il difficile rapporto fra lo scrittore e il redattore, quest’ultimo, convinto di avere a che fare con un grande autore, ne fece una sorta di suo protetto, guidandolo nel difficile percorso di riduzione delle migliaia di pagine che questi sfornava a getto continuo. Il film ripercorre i vari momenti di questo difficile rapporto con precisione rievocativa dei tempi e luoghi, ne nasce un film inusuale anche per il filone delle biografie cinematografiche, un’opera da cui emerge sia il ritratto di uno scrittore geniale scomparso prematuramente, sia il quadro di un mondo, quello editoriale, poco noto a livello di cinema commerciale. Tutto questo contribuisce a disegnare un quadro preciso e originale di un settore e di un’epoca poco indagati.