04 Dicembre 2014
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36° Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano 2014 |
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La Sezione Ufficiale del festival ha proseguito oggi con la presentazione di un paio di titoli interessanti ma non completamente risolti. Trago comigo (Stiamo assieme, 2014) è un film brasiliano di grande interesse, soprattutto nella bellissima messa in scena scritta da noto commediografo il quale, con questo lavoro, tenta di ricordare un passato che aveva cercato di rimuovere. La cinquantenne regista brasiliana Tata Amaral costruisce un viaggio all’interno del cervello, dei sentimenti, delle inquietudini, delle paure di un uomo ormai sulla sessantina che ha vissuto gli anni di piombo nel suo paese, partecipando anche a bande armate. Inizia per caso, come molte cose importanti. Un uomo da anni non scrive più e accetta di riprendere la penna in mano quando un sua amico impresario gli dice che, con il suo aiuto, potrebbe far riaprire il teatro in cui lui ha presentato tutti i suoi massimi successi. La sua attuale compagna è gelosa di una donna di nome Lia che per il drammaturgo doveva essere importante. Pian piano lo scrittore ricorda, grazie ad una specie di terapia di gruppo vissuta con la sua compagnia. Aggiunge tasselli ad un intricato puzzle in cui, nel presente, non sono stati ancora posti correttamente i vari elementi. La commedia che cresce sotto gli occhi degli spettatori è ben costruita ed assolutamente interessante, meno il film che deve sopportare momenti di stanca della sceneggiatura. Il noto attore teatrale di origini italiane Carlos Alberto Riccelli non riesce sempre ad essere credibile e dare verità al suo personaggio, gli altri invece sono quasi perfetti.
Dólares de arena (Dollari da spiaggia, 2014) segna un’ulteriore buona prova da parte dei trentaquatrenni Laura Amelia Guzman e Israel Cardenas. Sono moglie e marito dominicani e nel 2007 hanno unito le loro potenzialità per realizzare titoli premiati anche ai festival di Toronto e Venezia. La forza del film, peraltro semplice come struttura narrativa e con una storia non originalissima, sta nell’utilizzo di due attrici, la sempre professionale Geraldine Chaplin e la naif Yanet Mojica, nei ruoli delle protagoniste, legate anche da un filo lesbico vissuto in maniera mercenaria da parte della più giovane. Noeli, ragazza domenicana di diciotto anni, ha una relazione con Anne, donna straniera molto più vecchia di lei e anche se nessuno considera questo rapporto come un atto di prostituzione, in realtà rappresenta per lei una delle poche opportunità di lavoro in un’economia che opprime i giovani con molte forme di sfruttamento. La ragazza è innamorata di un coetaneo che la sfrutta ma le dà anche amore, ha alle spalle un aborto, deruba i turisti che inseguono occasioni sessuali e trova nella matura francese una che la tratta umanamente e le fornisce l’immagine tranquillizzante di una madre un po’ particolare. Interessante ma non perfetto, il film si lascia vedere senza troppe recriminazioni.
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