32mo Festival del cinema fantastico - Bruxelles 2014 - Pagina 4

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32mo Festival del cinema fantastico - Bruxelles 2014
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dementamania posterIncubi frequenti e orrori quotidiani s’intrecciano in alcuni film europei visti al festival. Dal venerdì nero del giovane funzionario Edward Arkham, interprete del britannico Dementamania di Kit Ryan, all’allucinato vagare del giovane sconosciuto, nello svedese The Hour of the Lynx (L’ora della lince) di Soren Kragh-Jacobsen, alla bestiale e disumana ferocia dello spagnolo Omnivores (Onnivori) di Oscar Rojo. Sam Robertson, popolare attore della serie Coronation Street, è il protagonista del film inglese, sorta d’indagine introspettiva della mente di un giovane funzionario di talento avvilito da frustrazioni e da beghe impiegatizie. Si da il caso che alzandosi dal letto, posi il piede sul pungiglione di un insetto, e che la sua giornata si riempia di strane visioni. Il suo comportamento discreto e distaccato è spesso interrotto da scene violente nelle quali aggredisce e minaccia colleghi invadenti e noiosi. Confonde visioni surreali con immagini della realtà in un venerdì nero nel quale crede di affogare. Tuttavia, come suggerisce il sottotitolo, La realtà non è un’opzione, ed Edward dovrà riuscire ad attraversare indenne quel giorno sfortunato. In equilibrio tra false cortesie e istinti criminali, il film descrive in ottantatré minuti e con alcuni spunti ironici gli improbabili sfoghi di frustrazioni quotidiane.
hour-of-the-lynx1L’approccio del film svedese, tratto da un dramma di Per Olov Enquist, si potrebbe definite ecumenico. In una notte di neve, un giovane squilibrato uccide una coppia di anziani e tenta di darsi fuoco per espiare la colpa, ma la polizia riesce a fermarlo. Due anni dopo, la giovane psicologa che sta studiando il suo caso, chiede l’aiuto di una donna sacerdote. Il suo, infatti, è un metodo aggressivo, mentre quello mite del sacerdote si rivela vincente: il giovane riprende a parlare e le racconta pagine della sua infanzia. Soren Kragh-Jacobsen, regista di molti film tra i quali Mifune, ha avuto il sostegno di due famosi attori, Sofie Grabol e Soren Malling.
Non è facile parlare del film spagnolo dove viene servito a prezzi proibitivi cannibalismo di lusso. Il regista prende spunto da un lontano passato dove un bambino affamato si avventa sul corpo della madre morta. Sessant’anni dopo, Dimas è un ricco e grasso signore di città che ha fatto del cannibalismo un affare. Amico di personaggi ricchi e annoiati ha aperto un ristorante clandestino. Un giornalista, sollecitato da un famoso editore, riesce a inserirsi tra i clienti con l’intenzione di scrivere un documentato resoconto. Per essere ammesso, però, dovrà mangiare carne umana diventando così omnivores mb01complice degli assassini. In qualche modo riuscirà a cavalcare la tigre. Vedere film con migliaia di zombie che si mangiano tra di loro è come vedere un cartone animato. Davanti ad alcune scene orrifiche di Omnivores dove persone reali vengono catturate e trattate come bestie nel candore di un racconto che si vorrebbe forse filosofico, ma che è sicuramente peggiore di un mattatoio. Oscar Rojo, infatti, insiste in alcune scene di brutalizzazione che andrebbero appena suggerite. Da notare che prima della proiezione del film, il regista ha cantato una canzone per intrattenere e ingraziarsi il pubblico.