21 Ottobre 2013
Fuori concorso è arrivato al festival The Canyons di Paul Schröder. Cinque anni dopo Adam Resurrected (Adamo risorto), il regista Usa ha realizzato un film scritto da Bret Easton Ellis da un suo romanzo. Partendo da un finanziamento di duecentomila dollari e impegnando cinque giovani attori, il film parla di relazioni pericolose nel mondo del cinema di serie B. Purtroppo sembra che il romanziere abbia scoperto l’acqua calda: scambio di coppie e ammucchiate stile anni Sessanta, agevolate oggi dall’impiego del telefonino. Il pornoattore, Ryan (James Deen) ha una relazione con Tara, ma lei si mette con Christian, giovane produttore psicopatico, figlio di papà. Allora Lui inizia una relazione con Gina. I quattro lavorano a un film di terrore, ma non sanno delle tendenze omicide di Christian, che uccide una vecchia fiamma che ha appena raccontato a Tara il suo comportamento sadico. Christian tenta di far incolpare Ryan, ma riesce soltanto a farla franca imponendo a Tara di fornirgli un alibi. Sono novantanove minuti molto parlati e interpretati da giovani attori abbastanza anonimi, eccezion fatta per la partecipazione di Gus Van Sant nei panni di uno strizzacervelli.
Due i film americani in concorso, e con temi paralleli. Night moves (Movimenti notturni), quinto film di Kelly Reichardt è all’insegna dell’ecologia. E’ un testo lungo centododici in cui la regista descrive l’azione di tre giovani ecologisti che decidono di far saltare una centrale elettrica. Attivi in un centro agricolo, i tre si assentano una notte e riescono nell’impresa. Purtroppo l’esplosione provoca la morte di un turista. Le indagini della polizia e, soprattutto, i sensi di colpa della ragazza che ha partecipato all’azione creano disaccordo. La ragazza (Dakota Fanning) potrebbe raccontare tutto, ma durante un incontro-scontro col promotore dell’azione perisce in un incidente. Per molti aspetti cineasta di frontiera, questa cineasta, premiata in altri Festival, ha girato un film senza concessioni, con un budget minimo che include anche i due protagonisti, Jesse Eisenberg e Peter Skarsgaard. Lento a momenti, quasi a descrivere l’azione notturna in tempi reali, e con una notte che più buia sarebbe impossibile, il film riesce tuttavia a inviare il suo messaggio: la necessità di preservare l’ecosistema, ma anche i guasti, gli imprevisti e i sensi di colpa che accompagnano queste azioni dimostrative.
Tra film narrativo e documento anche Short Term 12, seconda regia di Destin Daniel Cretton. Nel centro di accoglienza del titolo vengono accettati adolescenti vulnerabili, autolesionisti o abusati in famiglia. Protagonisti due ventenni: Grace, violentata dal padre che lei è riuscita a far condannare, e un coetaneo adottato che controllano giovani difficili avvalendosi delle loro esperienze personali. Quando una ragazza piena di talento arriva nel centro, Grace la segue con particolare attenzione. Il forte carattere della giovane e le sue esplosioni autolesionistiche però la coinvolgono fino a farle rivivere il suo drammatico passato. Rigorosa e coerente, un’altra fiction che riesce a far passare un messaggio.
R.F.
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