58ma SEMINCI - Semana Internacional de Cine - Valladolid - Pagina 14

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58ma SEMINCI - Semana Internacional de Cine - Valladolid
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locandina castingLa Seminci ha anche una finestra aperta sulla produzione spagnola dell’ultimo anno. Pochi film per informare i giornalisti stranieri. E non sono mancate le sorprese. Particolarmente dinamica, ironica e critica risulta la commedia Casting di Jorge Naranjo. Novanta minuti di allegria seguendo le traiettorie di giovani attori in cerca di lavoro che s’intrecciano con storie personali, di relazioni e di solitudine. Javi, scartato a un casting, trascorre una giornata convulsa. Frustrato e deluso, scopre anche di essere tradito, ma alla fine del giorno, a un altro casting, l’esito è diverso. In attesa del risultato, conosce una ragazza simpatica e imprevedibile. Accanto alla vicenda di Javi se ne intrecciano altre in una divertente girandola di personaggi e di situazioni.
la plaga locandinaToccante si potrebbe definire il film La plaga (La peste) di Neus Ballús. Si apre su una strada della Catalogna. Sembra svilupparsi come un documentario, invece presenta persone legate al proprio destino: per semplicitá diremmo al proprio lavoro, alla propria etá, alla propria condizione. Iuri si allena in una palestra, e aiuta un agricoltore nel lavoro dei campi. Questi è preoccupato dalla siccitá e dalle mosche bianche che gli stanno rovinando il raccolto. Sulla strada spesso dá un passaggio a un’infermiera filippina che lavora in una casa per anziani. Qui una vecchia signora che curava il suo orto e ora costretta a convivere con anziani che le risultano noiosi. Lungo la strada di campagna c’è anche un prostituta che sta perdendo clienti. Un mondo in crisi durante un’estate torrida quello del film che il regista catalano descrive con rigore e con affetto, e che è stato salutato da scroscianti applausi.
el muerto y ser feliz-locandinaAlmeno bizzarro, seppure non riuscito, l’ultimo film di Javier Rebollo del quale va ricordato l’originale Lo que se de Lola. Intitolato El muerto y ser feliz (Il morto e essere felice), è interpretato da un attore famoso, José Sacristán. Coprodotto con Francia e Argentina, narra di un killer di Buenos Airese, malato terminale, che decide di lasciare l’ospedale e di mettersi alla guida della sua auto per andare a morire altrove. Non in un luogo determinato, ma in movimento. Fornito di morfina per alleviare il dolore va verso sud. Sulla strada raccoglie una giovane donna. Vivrá con lei le ultime avventure. La scommessa del regista, sicuramente non riuscita, è stata quella di accompagnare, in maniera didascalica, le azioni del film con una voce fuori campo, come avviene in Tv con le partite di calcio.
walesa locandinaFilm di chiusura del Festival è stato Walesa. Czlowiek z nadziei (Walesa. La speranza di un popolo), centoventisette minuti, del maestro del cinema polacco Andrzej Wajda. Già presentato a Venezia e a Toronto, il film è una sorta di biopic del leader sindacalista dal 1970 all’assegnazione del premio Nobel per la pace e alla caduta del muro. Costruito in flash back durante una lunga intervista con Oriana Fallaci (Maria Rosario Omaggio), il film mette in evidenza le repressioni e i ricatti del regime, la determinazione dell’operaio e i disastrati interni di famiglia di un capo che in quegli anni ebbe sei figli. Protagonista l’attore Robert Wieckiewicz.

R.F.