09 Ottobre 2012
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7mo Festival Internazionale del Film di Roma |
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Si è concluso tra applausi e fischi il 7° Festival Internazionale del film di Roma. Applausi del pubblico per la grande offerta di cinema, di personaggi famosi e di eventi speciali. Fischi dei critici durante la proclamazione dei vincitori della sezione ufficiale. In effetti, per un Festival che ha presentato più di 150 lungometraggi, incluse 59 prime mondiali e 5 prime internazionali provenienti da 26 paesi, è un risultato notevole. Lo è ancora di più se si considera che fuori della sezione ufficiale figuravano film quali Goltzius and the Pelican Company (Goltzius e la Compagnia del Pellicano) di Peter Greenaway, Steekspel (Ingannato) di Paul Verhoeven o spettacoli popolari quali Rise of the guardians (Le 5 leggende 3D) di Peter Ramsey, prodotto dalla DreamWorks, o The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2 di Bill Condon. Resta il fatto che al di là della selezione praticata dal direttore artistico Marco Müller, poi entrano in gioco le scelte delle giurie internazionali. Tra titoli in concorso non eccezionali, sono state snobbate opere originali quali Eterno ritorno: provini di Kira Muratova, Spose celesti dei Mari della pianura di Alexey Fedorchenko o Mai morire di Enrique Rivero, liquidato con un premio di fotografia.
Per dovere di cronaca, ecco la lista dei premi.
Concorso internazionale
La giuria, presieduta da Jeff Nichols e composta da Timur Bekmambetov, Valentina Cervi, Edgardo Cozarinsky, Chris Fujiwara, Leila Hatami, P. J. Hogan, ha assegnato i seguenti premi.Marc’Aurelio d’oro al miglior film:
Marfa Girl di Larry Clark.
Premio per la migliore regia a Paolo Franchi per E la chiamavano estate.
Premio speciale della giuria a Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi.
Premio di interpretazione maschile a Jérémie Elkaïm per Main dans la main.
Premio per l'interpretazione femminile a Isabella Ferrari per E la chiamavano estate.
Premio a un attore o attrice emergente a Marilyne Fontaine di Un enfant de toi.
Premio per il miglior contributo tecnico ad Arnau Valls Colomer per la fotografia di Mai morire.
Premio per la migliore sceneggiatura a Noah Harpster e Micah Fitzerman-Blue per The Motel Life.
Cinemaxxi
La giuria d era presieduta da Douglas Gordon e composta da Hans Hurch, Ed Lachman, Andrea Lissoni, Emily Jacir. Tre i premi assegnati.
Miglior lungometraggio Avanti popolo di Michael Wahrmann.
Premio speciale della giuria a Picas (Pizze) di Laila Pakalnina.
Migliore tra corti e mediometraggi è stato giudicato Panihida di Ana-Felicia Scutelnicu.
Prospettive italiane
La giuria era presieduta da Franceso Bruni, coadiuvato da Babak Karimi, Anna Negri, Stefano Savona, Zhao Tao.
Miglior lungometraggio: Cosimo e Nicole di Francesco Amato.
Miglior documentario: Pezzi di Luca Ferrari.
Miglior corto: Il gatto del Maine di Antonella Schioppa.
Opera prima e seconda
Presidente della giuria l’attore Matthew Modine, con Laura Amelia Guzmán, Stefania Rocca, Alice Rohrwachter, Tanya Seghatchian.
Miglior film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi.
Menzione speciale a Razza bastarda di Alessandro Gassman.
Premio del pubblico BNL
The Motel Life di Gabriel e Alan Polsky.
Alice nella città
Rassegna di film per ragazzi autonomamente organizzata secondo un proprio regolamento ha registrato 18.806 presenze, ospitato 85 classi di scuole medie e superiori, e ha presentato 70 cineasti italiani e internazionali.
Il premio per il miglior film è stato assegnato al brasiliano My sweet Orange Tree (Il mio dolce albero di aranci) di Marcos Bernstein.
Il film italiano Pulce non c’è di Giuseppe Bonito ha vinto il premio speciale della giuria.
Tra gli eventi popolari di ALICE, la maratona per la saga di Twilight e l’anteprima del film Disney Ralph Spaccatutto di Rich Moore.
Al di là dei premi, tuttavia, una curiosità va sottolineata. C’erano ben sei film prodotti e presentati dal Portogallo: Centro històrico di Aki Kaurismaki, Pedro Costa, Victor Erice, Manoel de Oliveira; O Fantasma do Novais di Margarida Gil; Guimarães Transversal di Gabriel Abrantes, Marcos Barbosa, Paulo Abreu; Històrias de Guimarães di Tiago Pereira, João Nicolau, João Botelho; Mundo invisivel di Atom Egoyan, Beto Brant, Cisco Vasques, Gian Vittorio Baldi, Guy Maddin, Jerzy Stuhr, Laìs Bodanzky, Manoel de Oliveira, Marco Bechis, Maria de Medeiros, Theo Angelopoulos, Wim Wenders; Quatro horas descalço di Ico Costa.
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