Christian De Sica non è nuovo al richiamo della regia, al desiderio di potere essere anche autore, oltreché interprete, di un film. Dalla sua opera prima – Faccione (1991) con la simpatica Nadia Rinaldi, giustificato nelle ingenuità per la scarsa esperienza dietro la macchina da presa a quest’ultimo (diretto assieme al figlio Brando non accreditato nei titoli) ad oggi ha diretto 9 film, diversi per storie raccontate ma accomunati da un giudizio negativo legato alla sua incapacità di raccontare una storia. In questa occasione si è fatto affiancare dagli amici Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi, ma il risultato non è purtroppo migliorato. Cerca di realizzare un thriller intriso nella commedia e nel grottesco, forse con qualche apertura al cinema della paura, ma i risultati sono sempre deludenti. Capiamo perfettamente il suo desiderio di cimentarsi come Autore, ma deve capire che è meglio essere apprezzato come attore brillante (bravo anche in alcuni personaggi drammatici), ottimo cantante e ballerino piuttosto che insistere in un ruolo, il regista, di cui non ha ancora completamente capito il mestiere. Ambientato a Napoli ed in Campania, non riesce mai ad essere interessante per la sua frammentarietà e l’incapacità di scegliere un modo narrativo preponderante: oltretutto, horror e thriller richiedono un taglio narrativo che lui non sembra possedere. Altro problema, De Sica attore fa troppo il verso a se stesso, ai suoi personaggi comici per donare quel minimo di drammaticità necessario per la vicenda del film.
Ex mago in bolletta e il fratellastro napoletano sottomesso a moglie e suocero settentrionali si rincontrano dopo anni a Napoli per la morte del padre giocatore incallito e donnaiolo. Scoprono di avere un terzo fratello, apparentemente tonto ma che si dimostra un piccolo genio. L’eredità tanto desiderata sfuma a causa dei debiti del defunto. I tre hanno una idea apparentemente brillante: sfruttare la superstizione e credulità napoletana, diventando degli ‘acchiappa fantasmi’. Proprio quando l’attività inaspettatamente sembra avere molto successo, lo spirito del padre s’impossessa del corpo di Carlo Bucirosso. Lui e De Sica si convincono che i fantasmi esistono ed iniziano ad avere molta paura. Come se non bastasse, le entità catturate dai fratelli si liberano e vanno a risvegliare il fantasma di una strega che minaccia di distruggere Napoli. Con l'aiuto dello spirito del padre cercheranno di salvare la città. Per fortuna, il film non è lungo.