Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson ha vinto il Gran Premio della Giuria alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia 2014. È un film fatto con pupazzi animati in cui Jennifer Jason Leight e Davis Thewlis danno voce ai personaggi principali, mentre tutti gli altri parlano allo stesso modo.
Vi si racconta, senza pudori, la notte d’amore che vede convolti uno scrittore di manuali di successo su come vendere i più disprati prodotti, arrivato a Cicinnati per una conferenza, e una telefonista venuta ad ascoltarlo con un amica da un piccolo paese dell'America profonda. Alla fine del congresso carnale entrambi ritorneranno alle vite di tutti i giorni: lui alla famiglia, lei a una grigia esistenza. Dal punto di vista tecnico non ci sono novità straordinarie, a parte quella della presentazione dei due e delle figure che li circondano, come provenienti da un mondo di robot. In una sequenza – sogno decisamente significativa il volto del protagonista si scompone lasciando intravvedere, sotto l’aspetto antropomorfo, il meccanismo di una macchina umanoide. Nel film il dato tecnico non ha punte di grande valore e l’unico elemento veramente originale è quello dell’uso del sesso, un tema che, solitamente, non trova spazio in questo tipo di produzioni tanto che negli Usa il film è stato vietato ai minori non accompagnati. Da questo punto di vista va detto che mai era stata presentata una sequenza ad alto contenuto erotico avente come protagonisti due pupazzi. Una scelta che tocca alti livelli di suggestione facendo quasi dimenticare allo spettatore che sta assistendo ad un rapporto fra marionette.